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Addetto alle vendite: un ruolo complesso ed in evoluzione.

In questi giorni si è conclusa la parte formativa del corso “Operatori ai servizi di vendita”, progetto di Garanzia Giovani finanziato dalla Regione Veneto, che ha dato la possibilità a 16 partecipanti di usufruire di 80 ore di formazione prima di calarsi per cinque mesi nel ruolo attraverso il tirocinio in azienda. Un ruolo questo che, oltre a richiedere le conoscenze relative all’attività di vendita, prevede di possedere ottime capacità comunicative, buone conoscenze del marketing, e soprattutto tanta predisposizione e interesse nei confronti della relazione.

Mai come oggi “l’addetto alle vendite”, ha avuto un ruolo così importante nella fidelizzazione del cliente e nella competizione con l’e- commerce: diventata ormai una realtà che sta cambiando il modo di comprare e vendere.

In effetti il mondo del lavoro è cambiato, sono richieste sempre più conoscenze, competenze e flessibilità, ma non tutti hanno la possibilità di comprendere le molteplici sfaccettature legate ad una determinata mansione.

Sembra quasi che esistano ruoli di serie A e altri di serie B, che per alcuni venga richiesto un certo percorso scolastico, e che per altri, sia sufficiente l’improvvisazione o qualche mese d’esperienza.

La realtà è ben diversa da come ci viene raccontata, oggi più che mai ogni ruolo professionale richiede grande impegno, conoscenze sempre aggiornate, competenze più ampie, buone capacità comunicative, di lavoro di squadra, problem solving, ecc.

Accompagnare le persone a lavoro, formarle, non dovrebbe essere un’attività d’eccezione o riservata a pochi ambiti, ma una prassi; è grande opportunità, che garantisce alcuni benefici già nell’immediato, ed altri, più significativi nel lungo periodo.

Noi di Cambiamenti nelle Organizzazioni continuiamo ad impegnarci, affinché le aziende si avvalgano di persone preparate, competenti e consapevoli del valore che possono portare nel loro lavoro.

Auguriamo a tutti i nostri corsisti, che l’esperienza formativa che stanno vivendo, si trasformi in un’opportunità di accrescimento personale e lavorativo, che possa segnare il passaggio da studenti/giovani lavoratori, a persone consapevoli, competenti e preparate, capaci di lasciare la propria impronta nei vari ruoli che “vestiranno”.

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Un curriculum su 3 è sbagliato!

Un curriculum su 3 è sbagliato!

Le aziende ne ricevono tra i 20 ed i 50 a settimana, ma troppi candidati vengono bocciati prima del colloquio. Alcuni degli errori più frequenti

(Tratto da un articolo di  CORRADO ZUNINO – Repubblica del 16 dicembre 2014)

Una rilevazione condotta dal settore replacement dell’Università Cà Foscari di Venezia su trenta aziende  –  tra cui diverse multinazionali, ( Apple, Toyota, Cameo, H&M, L’Oréal, Calzedonia, Luxottica, Gruppo Coin)

I selezionatori sono cattivi, ma i neolaureati che aspirano a un lavoro sanno farsi male da soli.

Infatti, emerge che:

[list style=”arrow”]grafici cv

  • Uno candidato su tre presenta un curriculum vitae, su carta o digitato in una piattaforma aziendale, cronologicamente sballato. Difficile comprendere il percorso scolastico del neolaureato, individuare il momento in cui ha fatto esperienze formative extra: master, stage. Difficile comprendere, pure, se un viaggio all’estero sia il qualificante Erasmus o una gita universitaria.
  • Una minoranza di loro mette foto inappropriate, anche estive, scattate in spiaggia e al pub.
  • Altri sono prolissi, ridondanti e caotici; hanno sovrastima di sé e non si capisce se è arroganza o tensione all’automarketing.
  • Il 28 per cento dei cacciatori rivela che nei “cv” ci sono “date discordanti”.
  • Molti dimenticano di inserire i dati di contatto come la mail, il numero di telefono, ma anche il luogo di nascita e la residenza.
  • Un selezionatore ogni sette segnala che non c’è l’indicazione del diploma, né il voto di laurea. A volte si preferisce nasconderlo, ma un datore di lavoro lo considera un segnale negativo.
  • Il novanta per cento dei selezionatori verifica il livello della lingua, chi non la conosce come ha dichiarato è bruciato.
  • Il 71 per cento delle “company” ritiene un’indicazione sovrastimata dei ruoli ricoperti un elemento che compromette l’esito della candidatura. Non si possono fare tre mesi di stage in azienda e qualificarsi come responsabile del marketing!

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Alcune considerazioni

[list style=”star”]3

  • Il modello cronologico, il racconto di sé, è preferito da un terzo dei selezionatori rispetto al curriculum Europass, quello preordinato e da completare.

 

  • Una buona esposizione indica una conoscenza dell’italiano e una predisposizione al ragionamento.
  • Una veste grafica personalizzata, non solo aiuta la presentazione, ma dimostra che chi si presenta sa utilizzare le tecnologie.
  • Metà dei selezionatori va a controllare Facebook, Twitter, soprattutto LinkedIn, ed è tra i post e i commenti che inizia a valutare il candidato.
  • Otto su dieci dei selezionatori vanno subito alla sintesi del profilo e alla descrizione degli obiettivi professionali: bisogna indicare presto le competenze da offrire, provare a metterle in sincrono con il ruolo ricercato dalle aziende.

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20 anni di esperienza nella selezione del personale e nella formazione sul marketing di sé stessi, ci consento di fornire molti consigli e suggerimenti a tutte le persone interessate a cambiare lavoro

per approfondire

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L’autunno “caldo” del lavoro

[dropcap]R[/dropcap]itorna la rivista di Lavorando, pronti ad affrontare un altro autunno caldo.

In questo numero di Lavorando troverete le seguenti tematiche:

 

 Risorse umane

– Hai un CV efficace? 8 consigli pratici per potenziare il tuo CV.

– 5 Modi di proporvi un colloquio: cosa ci si può aspettare da un selezionatore?

– Il Blog al posto del Curriculum? Ormai 33 candidati su 100 trovano un lavoro solo attraverso Internet

– Il CV del futuro: Green ed Etico.

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Social Media:

– 27 cose da sapere per lavorare con i social media

– 11 consigli pratici per sfruttare LinkedIn

 

Notizie importanti e curiosità dal mondo:

– Google completa la frase: Sono uno sviluppatore = Non ho una vita. Il lavoro 2.0 e le sue implicazioni nella vita quotidiana

– L’appello del Papa: E’ ora di avere un posto di lavoro dignitoso!

– 46 nuovi lavori per il 2030

– Cambiare vita a 40 anni: Ecco l’esperienza di Simona

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Queste e tante altre notizie.

Compila gratuitamente il form e scarica la rivista di ottobre di Lavorando.

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Garanzia Giovani per le imprese

Garanzia Giovani. Un’opportunità per le aziende

Dal 1° maggio è partita anche in Veneto Garanzia Giovani, il programma europeo che mira ad assicurare ai giovani tra i 15 e i 29 anni “un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dalla presa in carico del Centro per l’Impiego”.

Il piano è un’importante occasione anche per le imprese che, beneficiando delle agevolazioni previste, possono investire su giovani motivati e rinnovare così il loro capitale umano. Offrendo opportunità di lavoro, formazione e autoimprenditorialità, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del programma.

Per usufruire delle agevolazioni previste dal Programma è necessario che l’azienda attivi una delle misure incentivate, a favore di un giovane che ha aderito all’iniziativa Garanzia Giovani e sostenuto il primo colloquio di orientamento presso uno dei Servizi per l’impiego o degli enti accreditati.

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[highlighted color=”yellowish”]Incentivi previsti per ogni misura:[/highlighted]

[list style=”tick”]

  • Assunzioni a tempo indeterminato: bonus da 1.500 a 6.000 euro, in base alla profilazione del giovane e alle differenze territoriali.
  • Assunzioni a tempo determinato o in somministrazione: bonus da 1.500 a 4.000 euro, in base alla profilazione del giovane e alle differenze territoriali.
  • Tirocinio: è prevista un’indennità erogata dalla Regione direttamente al giovane. In caso di trasformazione in contratto di lavoro, alle aziende è riconosciuto un incentivo da 1.500 a 6.000 euro.
  • Autoimprenditorialità o Autoimpiego: incentivi per la creazione di impresa erogati sottoforma di microcredito. L’accesso avviene tramite partecipazione ad avviso regionale.

[/list]

 

Le RISORSE FINANZIARIE destinate alle misure attivate dal Veneto sono state così ripartite:

– Accoglienza, presa in carico, orientamento: 2.400.000,00 euro

– Formazione: 27.500.000,00 euro

– Accompagnamento al lavoro: 9.700.000,00 euro

– Tirocinio extra curriculare, anche in mobilità geografica: 29.808.449,00 euro

– Sostegno all’auto-impiego e all’auto-imprenditorialità: 4.440.000,00

– Mobilità professionale transazionale e territoriale:  4.400.000,00 euro

– Bonus occupazionale: 5.000,000,00 euro

 

incentivi

 

[highlighted color=”yellowish”]Prestiti agevolati[/highlighted]

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) lancia l’iniziativa “Jobs for Youth” per favorire l’occupazione giovanile. Risorse disponibili: 500 milioni di euro.

Chi può beneficiare dei prestiti messi a disposizione?

Le PMI (fino a 250 dipendenti), le Mid-Cap (tra 250 e 3.000 occupati) e le Startup innovative al fine di favorire l’occupazione giovanile.

Le imprese devono rispondere ad ALMENO UNO dei seguenti requisiti

[list style=”tick”]

  • Hanno assunto almeno 1 lavoratore (3 per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi
  • Offrono programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani
  • Hanno stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi)
  • Presentano un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni
  • Rientrano nelle disposizioni della Legge 99/2013 sulla promozione dell’occupazione giovanile

[/list]

Come si accede ai prestiti?

Le risorse sono veicolate sul territorio grazie ad accordi con le banche italiane intermediarie di “Jobs for Youth”.

incentivi

Finanziamenti alla formazione Formazione Tutte le categorie
Catalogo corsi Fondo Professioni

FONDO PROFESSIONI FINANZIA LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

[dropcap]F[/dropcap]ondo Professioni intende favorire un tipo di formazione specializzata, flessibile e di qualità, incoraggiando la partecipazione dei dipendenti ad interventi di formazione individuale, accessibili attraverso percorsi formativi presenti all’interno di cataloghi accreditati dal Fondo.

I cataloghi saranno costituiti da iniziative formative che verranno finanziate dal Fondo attraverso un Avviso individuale e saranno rivolti ai dipendenti degli studi professionali e delle aziende aderenti al Fondo.

Cambiamenti nelle Organizzazioni ha strutturato un proprio catalogo corsi pensato al personale che opera all’interno degli studi professionali individuando 4 aree tematiche:

[list style=”tick”]

  • COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO
  • GRUPPO E GESTIONE DEL PERSONALE
  • INFORMATICA E CULTURA DIGITALE
  • SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO

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E’ possibile consultare il catalogo corsi cliccando qui

 

Per informazioni contattare lo 0422337019 oppure inviare una email: cno@cambiamenti.it

 

 

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La PNL ed i Motivatori

PNL = Prego Non Leggere (se non seriamente intenzionati) di Umberto Porri

Chi mi conosce sa bene cosa penso della PNL e quindi può anche dedicare il suo tempo ad altre letture, dopo aver visionato il filmato, s’intende. Per gli altri però (e penso anche al variegato mondo dei formatori) voglio spendere due minuti per sottolineare un pò di cosette.

Considero la PNL una disciplina troppo seria per essere così bistrattata da tutta una serie di “docenti” che ne hanno una conoscenza approssimativa; personalmente, dopo la lettura di quel paio di testi dei signori Bandler e Grinder, ho ritenuto utile chiudere là la questione, non ritenendomi interessato a tale specializzazione per le ragioni che trovate in fondo a questo testo.

Credo, tuttavia, che pochi in Italia abbiano fatto un percorso approfondito di tale disciplina, e oggi operano in ambito spesso terapeutico, mentre numerosi sono gli autonominati esperti in PNL applicata al comportamento organizzativo e li troviamo impegnati, anzi super-impegnati in seminari aziendali per addetti alle vendite o per migliorare il clima interno e altre cose del genere. Il loro successo è dovuto alla semplificazione delle questioni angustianti e al senso di benessere che induce: è molto semplice adottare quelle quattro formulette di comunicazione verbale e non verbale.

Per cui, sostituendo i termini “problematici” (ops, ho già violato il primo principio della scienza in questione) con altri che riducono l’ansia e spengono il sorriso che dovrebbe invece rimanere stampato sulle labbra dei discenti (a rischio di confermare il noto detto latino “risus abundat in ore stultorum”), evitando certi gesticolamenti di mani e braccia, come pure prestando massima attenzione a come prendiamo le posture, a come roteiamo gli occhi, aggrottiamo fronte e ciglia o gestiamo gli spazi che la prossemica ci assegna, possiamo ottenere adeguate e positive risposte dai nostri interlocutori, e vivere felici e contenti.
Peccato che questo genere di consigli agiscano sugli effetti e non sulle cause. Se io sono incazzato per via che ho cannato un progetto non sarà certo questo ricorso al pensiero positivo o al sorriso derivante dal comandamento neurolinguistico che capirò il perché del mio disagio (si può dire? È che al momento non mi vien di meglio).
Naturalmente il bravo supporter della PNL cercherà di stroncare questa mia dicendo che, comunque, nemmeno un comportamento caratterizzato da una sfilza di parolacce e facce alla John Wayne in mezzo ad uno stuolo d’indiani inferociti, risolve la questione. Infatti, siamo d’accordo. La mia e la nostra posizione non è nessuna delle due. La ricerca delle cause che hanno portato certi nostri comportamenti a risultati deludenti è il modo ovvio, fin che volete, di avvicinarsi a nuove modalità di comportamento e di pensiero. Ma in questo ci sta anche un porca pupazza e una scarica liberatoria di energia prima che questa, troppo a lungo repressa e mascherata da faccine col sorriso e linguaggi artefatti, esploda quando meno ce lo aspettiamo, alla facciaccia, appunto, dei guru della PNL! (notare il punto esclamativo!).
Il fatto è che il genere di raccomandazioni di una PNL semplicistica e sempliciotta assomiglia tanto a quel concetto di Watzlawick esemplificato nel celebre paradosso comunicativo “sii spontaneo” o nel (meno?) noto concetto di doppio legame batesoniano.

Personalmente preferisco i tentativi di comprensione delle situazioni che contengono l’avvertenza del quasi dimenticato Lacan: la “realtà” non potrà mai essere del tutto compresa poiché è una combinazione caleidoscopica di reale, simbolico e immaginario.

Combinazione che contiene sempre un’assenza: quella della parola che freudianamente esce dall’inconscio e non ne siamo mai veramente padroni (v. lapsus e pluralità di significati). Da qui l’altro concetto lacaniano: la responsabilità etica del soggetto; discorso che si fa filosofico e riporta all’altro pensatore a me caro: il maestro Focault. Credo che prima di prendere la scorciatoia della PNL spiegata al popolo occorrerebbe formarsi sui testi, certo più ostici e difficili, dei due grandi. Ma forse, è proprio il voler evitare l’incontro con parole e pensieri difficili e mai definitivi che sta alla base delle semplificazioni e relative falsificazioni (Popper) delle ricette di una formazione macdonaldizzata.

E con questo posso spiegarmi il basso (dovrei dire “relativo”?) successo del nostro approccio a fronte di tanti imprenditori che chiedono alla formazione ricette prêt-à-porter anziché apprendimento sartoriale.

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Risorse umane
Pillole Formative Social Media Marketing

Serate formative per scoprire come il web può aiutare la tua impresa

Nel mondo del web 2.0 è sempre più frequente sentir parlare di social network, digital marketing e web reputation. Ma di cosa si tratta e come possono influire questi strumenti nella vita lavorativa di un professionista o nella proposta commerciale di una azienda?

Cambiamenti nelle Organizzazioni, sempre pronta ad analizzare i fattori chiave che portano al cambiamento e al miglioramento di un azienda, organizza delle serata formative per imprenditori, professionisti o semplici appassionati che vogliono integrare le loro competenze con le basi degli strumenti del digital marketing: quali sono i social network più diffusi e quali sono le loro caratteristiche, come si può monitorare la reputazione online di un brand, quali strategie di marketing possono coinvolgere il modo del web.

Il corso, tenuto da professionisti del settore, offrirà presentazioni chiare e semplici per capire soprattutto la rilevanza strategica che il marketing online ha per qualunque tipo di attività commerciale, dalla più grande alla più piccola.

Il corso sarà strutturato in due serate di circa 3 ore ciascuna.

Per maggiori informazioni e per cogliere la promozione in corso cliccate su leggi

 

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Finanziamenti alla formazione Risorse umane
Comunicare e vendere con i social network

Un nuovo corso finanziato e una grande opportunità per persone disoccupate e aziende.

[dropcap]C[/dropcap]ambiamenti nelle Organizzazioni sta pianificando per i prossimi mesi un corso rientrante nel progetto della Comunità Europea per il ricollocamento di disoccupati di medio e lungo termine e finanziato dalla Regione Veneto con le tematiche relative alla promozione dell’immagine e dell’offerta commerciale di un’azienda tramite i social network e la comunicazione online.

Il corso verterà su principi di marketing e comunicazione, strategie per la vendita online e social media management, strumenti chiave per la promozione online di una realtà commerciale di qualsiasi tipologia. La selezione dei candidati sarà effettuata il 27 maggio 2014, e sarà possibile inviare il CV e richiesta di partecipazione alla selezione entro il 26 maggio.

[dropcap]C[/dropcap]ambiamenti nelle Organizzazioni sta cercando anche delle aziende partner, che sappiano cogliere l’opportunità di ospitare presso la propria struttura uno stagista per circa due mesi (nel periodo autunnale). Questa figura potrà dare nuovo impulso all’attività di comunicazione già in essere, mettendo a frutto le competenze acquisite durante le ore di formazione in aula.

La partecipazione al progetto è completamente gratuita per le aziende e prevede un’indennità di frequenza per i partecipanti al corso.

La comunicazione online e il buon utilizzo dei principali social network sono, oggi, elementi chiave nella strategia di marketing di un’azienda ed è quindi importante, sia per le aziende partner che per i partecipanti al corso, aggiornare e incrementare le proprie attitudini a sfruttare questi strumenti.

Se volete saperne di più leggete i dettagli del corso qui

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