Formazione outdoor: l’approccio metodologico
[dropcap style=”1″]I[/dropcap]n Italia si è cominciato ad utilizzare l’approccio metodologico definito “outdoor training” fra gli anni ottanta e novanta ed attualmente i risultati conseguiti con questa tecnica consentono di affermare che l’outdoor è un’alternativa efficace alla tradizionale formazione che ben si adatta a temi quali quello del “fare gruppo”, fare “squadra”, cioè al “team building”, alle situazioni in cui sia necessaria l’individuazione delle risorse migliori per l’organizzazione di domani.
La formazione “outdoor” mette i partecipanti nella condizione di dover fare; non ammette scappatoie o dilazioni o rinvii, li pone in situazioni indeterminate dalle quali dovranno uscire solo con soluzioni che avranno comunque funzionato. È un laboratorio molto pratico di sperimentazione di soluzione di problemi di aggregazione di risorse umane, di capacità di far risaltare le capacità di ognuno e di catalogare chi più e chi meno ne ha (di energie psichiche, di competenze specifiche e relazionali).
Inoltre, la formazione “outdoor” è “divertente” e “divergente”!
Si svolge assolutamente all’aperto, lontano dai quotidiani contesti aziendali, in situazioni di apprendimento che richiedono un coinvolgimento fisico ed emozionale ed in condizioni tali da richiedere al soggetto stesso l’utilizzo di tutte le sue risorse.
[dropcap style=”1″]I[/dropcap] luoghi vengono scelti anche per caratteristiche di particolare bellezza ambientale; le attività fisiche proposte sono concrete, tarate sulle abilità dell’individuo mediamente dotato ed avvengono in presenza di esperti specialisti nelle discipline che costituiscono la trama dell’esperienza.
Le prove pratiche sono alternate a sessioni di riflessione/razionalizzazione al fine di svelarne senso e obiettivi sottostanti.
Non ci sono “maestri” a condurre il gioco, a scandire tempi e argomenti, ma solo partecipanti, assistiti ed osservati da consulenti discreti e silenti, a fare, decidere, fare, discutere, fare, costruire…
La metodologia Outdoor Experience
[dropcap style=”1″]S[/dropcap]i può facilmente capire che, se l’essenza di un’esperienza outdoor consiste nell’affrontare l’incertezza, la novità, l’imprevisto, non si possa poi strutturare un programma classico, con tanto d’orari d’inizio/fine, contenuti e programmi, ora per ora, compreso menu e coffee break!
La struttura essenziale si può descrivere in poche righe:
1. prima si mettono le persone in situazioni concrete che richiedono nuovi comportamenti,
2. poi si invitano a riflettere su cosa hanno fatto, sui risultati ottenuti e su quanto hanno appreso.
3. infine, si definiscono gli obiettivi di miglioramento.
L’outdoor training parte da un concetto ormai noto a tutti: “si apprende dall’esperienza” e nei progetti outdoor si combinano gli elementi che consentono un’efficace assimilazione ed interiorizzazione di ciò che avviene nella e attraverso l’esperienza:
– il viaggio, cioè il muoversi realmente dentro un territorio, in uno spazio relativamente noto, implicante capacità “esplorative” complesse.
– l’osservazione, la capacità di mobilitare lo “sguardo” inteso come rilevazione di ciò che ci circonda, di ciò che gli altri fanno, di “me” che osservo, dei feed-back dati e ricevuti, durante e dopo le esperienze.
– la concretezza, ovvero la dimensione del “fare”, di perseguire obiettivi reali ed immediati, di darsi regole reali per affrontare problemi reali(ci si smarrisce, si commettono errori di prospettiva, si prendono decisioni vere, si co/gestisce un gruppo in azione,ecc.).
– il coinvolgimento, la dimensione motivazionale, sia etero che auto, data dalla consapevolezza di essere in una situazione di sfida (challenge) che spinge ad affrontare la “competizione” con tutti i suoi risvolti di collaborazione/conflitto; c’è mobilitazione di reali energie psico-fisiche, ci si fa prendere dal “gioco”.
– la metafora, anzi la continua dimensione metaforica, quella che lega l’azione del “qui ed ora” con quella del “là, domani”; la capacità di intuire e poi razionalizzare il trasferimento di azioni/risposte da un contesto ad un altro contesto.
L’outdoor training consente un apprendimento immediato, concreto ed efficace, capace di generare nei partecipanti un ricordo forte ed indelebile: sono esperienze che lasciano il segno!
Perché come insegna Confucio: “se ascolto, dimentico; se vedo, ricordo; se faccio capisco”.