La Regione Veneto investe sul vostro futuro professionale di lavoratori ed imprenditori
Qualcuno potrebbe pensare, perché la Regione Veneto non investe su di me proponendomi un posto di lavoro invece di propormi un corso di formazione? Allora, investe su di me o sugli Enti che organizzano i corsi?
[dropcap style=”1″]N[/dropcap]oi di Cambiamenti nelle Organizzazioni siamo sicuramente di parte in quanto Ente accreditato, ma vogliamo ugualmente dire la nostra. Siamo convinti che l’attuale crisi economica e del mercato del lavoro sia una crisi profonda e strutturale con origini lontane spesso indipendenti da noi.
Ma questo non spiega tutto, noi pensiamo che ci siano ragioni che ci rendono corresponsabili, come una diffusa mancanza di competenze ed in particolare di competenze adeguate alle reali esigenze del mercato del lavoro. Così come affermava Einstein spesso le crisi sono dovute all’incompetenza.
Che se ne dica i posti di lavoro non si creano ne con le promesse e nemmeno a tavolino ma soltanto se il mondo produttivo riesce ad essere competitivo perché produce od eroga servizi meglio degli altri, in un rapporto qualità/costo vantaggioso rispetto ai concorrenti.
E le aziende sono competitive solo se possono contare su persone competenti, imprenditori e collaboratori tutti.
[dropcap style=”1″]N[/dropcap]on possiamo dimenticare poi che le competenze sono soggette ad invecchiamento ed in alcuni casi “muoiono” proprio, cioè non sono più richieste dal mercato del lavoro. La velocità del cambiamento e la globalizzazione determinano lo spostamento delle aree produttive nel mondo in zone a minor costo lavoro mettendo i paesi più sviluppati nella condizione di concentrarsi su altre attività a maggior contenuto di conoscenza.
Ecco perché oggi e nel futuro sono e saranno richieste dal mercato del lavoro nuove e più strutturate competenze professionali in tutti coloro che lavorano.
La formazione rappresenta il modo più efficace di sostenere la professionalità dei lavoratori e, se tanto mi da tanto, chi investe sulla formazione investe sul proprio futuro.
Detto questo, di seguito diamo indicazione delle politiche di finanziamento regionale.
La Regione del Veneto ha emanato la direttiva 702 del 14/05/2013 “per favorire l’occupabilità di lavoratori che incontrano particolari difficoltà ad affermarsi nel mercato del lavoro proponendo l’attuazione di avanzate politiche attive.”
È questo un impegno che continua dal 2009 e che quest’anno ha visto l’introduzione di nuove modalità di erogazione dei servizi in quanto saranno direttamente le persone beneficiarie degli ammortizzatori in deroga, o disoccupate senza alcun ammortizzatore sociale a rivolgersi direttamente agli Enti accreditati presenti sul territorio per ottenere i servizi a loro dedicati.
I servizi che verranno erogati sono di due tipi:
TIPOLOGIA A: rivolti direttamente alle persone interessate al reinserimento lavorativo
TIPOLOGIA B: rivolti alle aziende che intendono rilanciare la produttività e l’occupazione adeguano le competenze dei lavoratori sospesi
[toggle title=” per le persone”]
Destinatari delle politiche attive del lavoro sono:
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- lavoratori in cassa integrazione – CIGS o CIG in deroga – a zero ore con almeno 6 mesi di sospensione di imprese aventi unità produttive ubicate in Veneto
- lavoratori, iscritti alle liste di mobilità (ex lege n. 223/1991 e n. 236/1993) e mobilità in deroga, domiciliati in Veneto, di imprese aventi unità produttive ubicate in Veneto
- disoccupati di lunga durata, persone cioè che cercano una nuova occupazione da più di 12 mesi o da più di 6 mesi se giovani (giovani si intendono persone con età compresa fra 18 e 25 anni compiuti o fino ai 29 anni compiuti se in possesso di laurea)[/list]
Ogni destinatario può rivolgersi ad un Ente accreditato dalla Regione Veneto ai servizi al lavoro per richiedere informazioni circa le attività proposte dal singolo ente.
Una volta individuato l’Ente la persona svolgerà attività di informazione ed accoglienza per stesura del patto di Servizio (PdS) ed elaborazione del Piano di Azione Individuale (PAI).
A seguito dell’approvazione del progetto da parte della Regione i beneficiari potranno usufruire di uno o più interventi nell’ambito delle attività di:
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- accompagnamento al mercato del lavoro e sostegno all’autoimprenditorialità
- tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo (minimo 2 – massimo 4 mesi)
- laboratorio
- formazione (per gli interventi formativi superiori alle 20 ore verrà rilasciato attestato dei risultati di apprendimento).
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Per le persone che non usufruiscono di alcun sostegno al reddito (sostegno per cassa integrazione o mobilità), è prevista l’erogazione di un’indennità di frequenza per le attività svolte, il cui valore orario è pari a 3 €/ora; tale indennità sarà pari a 6 €/ora nel caso di ISEE ≤ 20.000 €. L’ indennità di frequenza sarà riconosciuta solo per le ore effettivamente svolte e solo se la persona avrà raggiunto la frequenza di almeno il 70% del monte ore previsto nel suo progetto.
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[toggle title=”per le imprese”]
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- che hanno richiesto ed ottenuto la Cassa Integrazione
- che desiderano inserire giovani formati in stage/tirocinio
- che intendono rilanciare l’attività produttiva (finanziamenti a fondo perduto)
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